Aggiornamenti dall’ecovillaggio di Campanara

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Di seguito un documento di Silvia Pivi, ri-abitante dell’ecovillaggio di Campanara.

L’ecovillaggio di Campanara, esiste dal 1984 ed è socio Rive da circa 10 anni. Si trova sull’Appennino tosco-romagnolo a 720 metri di altezza, nel comune di Palazzuolo sul Senio.
E’ una piccola proprietà in circa 200 ettari di territorio demaniale.
Questa particolarità ha frenato in parte lo sviluppo dell’ecovillaggio per la ormai accertata impossibilità di una collaborazione costruttiva con gli enti preposti alla gestione e tutela del territorio demaniale. Gestione di nome ma non di fatto, essendo il suddetto territorio in stato di totale degrado ed abbandono.
Numerosi e diversificati tentativi da parte dei residenti e dei potenziali abitanti della valle di trovare una soluzione a tale problematica, volti ad attuare una reale gestione creativa e di tutela del territorio, sono stati per anni ignorati e boicottati. Nel 2011, per esempio, abbiamo presentato alla Regione, all’Unione dei Comuni ed al Comune stesso, un progetto realizzato col corso Gaia Educational Design for Sustainability realizzato con la Open University di Barcellona senza mai ricevere alcuna risposta e col dubbio che non sia neanche mai stato letto.
Nonostante ciò l’ecovillaggio, con i suoi abitanti, resiste e persiste nella sua realtà di 3,4 ettari di terreno. Vi abita una famiglia allargata, composta da 17 persone di cui 10 ragazzi e bambini tra gli uno ed i 16 anni.
Abitiamo una valle circondata dai boschi, prendiamo acqua dalle sorgenti, coltiviamo un orto sinergico e frutti di bosco, aspettando il fatidico giorno in cui le sopraccitate istituzioni daranno credito alle nostre capacità e al nostro valore umano e sociale, consentendoci di esprimerle e materializzarle in maniera più proficua e più ampia per noi stessi e per il territorio.
A prescindere da questa ingiusta situazione, gli abitanti vivono in magica armonia, conoscendo e raccogliendo erbe commestibili e officinali e dedicandosi a varie attività: dalla produzione di ceramica, alla scultura, dalla magistrale arte della panificazione alla mirabile capacità del restauro e dell’auto costruzione, dalla lavorazione della lana cotta alla trasformazione delle erbe officinali secondo la tradizione popolare nonchè all’auto-produzione di fiori di Bach e Californiani largamente e spontaneamente presenti sul territorio.Di tali attività si tengono, su richiesta, laboratori.
Siamo gli “eroici” abitanti che hanno, in parte, reso vivo un territorio di inestimabile bellezza ma, giova ripetere, in stato di abbandono. L’inverno appena passato ha danneggiato gravemente, come in molti altri luoghi montani, boschi e sentieri: molti alberi si sono spezzati e sradicati nel nostro terreno e in tutto il bosco dove ora c’è un altissimo rischio di incendio durante il periodo estivo e molti sentieri (fra l’altro di qui passa un sentiero CAI) sono impraticabili proprio a causa degli alberi caduti.

Vi sono inoltre frane lungo gli stessi e sulla strada che collega la valle (recentemente una jeep di turisti è caduta in un terreno franoso non segnalato, benché ne avessimo notificata la presenza il 29 dicembre scorso) e gli occupanti del veicolo hanno subito fratture multiple. Gli edifici demaniali nella zona (patrimonio storico già in grave stato di deterioramento) sono stati ulteriormente danneggiati dall’incuria e dal maltempo.
Gli enti gestori del territorio (Regione Toscana ed Unione dei Comuni del Mugello) non intervengono, a detta loro, per mancanza di fondi e scarsità di personale ed è vietato ai privati di poter intervenire per rendere più sicuri il territorio e la viabilità.
Siamo comunque felici di vivere in un luogo che sono in molti a definire un vero “angolo di paradiso” e con questo scritto non intendiamo accusare personalmente qualcuno ma piuttosto un sistema che fa acqua da tutte le parti e che manca di ragionevolezza, oltre ad impedire un reale ripopolamento delle zone montane disagiate come invece proclama di voler favorire.
Siamo comunque fiduciosi e speranzosi che prima o poi prevarrà il buonsenso e aperti a chiunque vorrà aiutarci a farlo prevalere!