Campanara; una sorta di terra di mezzo

Posted in Comunità intenzionali ed ecovillaggi

La valle di Campanara è piuttosto appartata, in una sorta di “terra di mezzo” tra Toscana ed Emilia, vicino a Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze. Prende il nome da una chiesa seicentesca che si staglia ieratica al suo centro.
È uno di quei posti che vennero progressivamente abbandonati all’indomani della seconda guerra mondiale o a seguito dell’incremento del PIL nazionale sull’onda del miracolo economico.
L’ultima famiglia di mezzadri se la lascia alle spalle negli anni ’60 ed i bei casolari in pietra grigia non possono eludere la rapida usura del tempo.
Nel 1984 un gruppo di 8 persone, di ritorno da un viaggio in India, ottiene il permesso per insediarsi nella canonica annessa alla chiesa.
Questa, sconsacrata, viene affrescata con immagini di S.Francesco, Buddha e figure del paganesimo celtico.
In poco tempo, la valle attrae altre persone (qualcuno le definisce presto “squatters rurali”), desiderose di un posto tranquillo dove riuscire a vivere, in semplicità, coltivando la terra ed allevando qualche animale.
Gli stabili non mancano e sono in condizioni discrete ma quasi tutto il territorio ― ad eccezione della canonica e di qualche altro casolare che vengono nel tempo acquistati — è di proprietà demaniale.
Ciononostante, la presenza ― italiana e mitteleuropea — incrementa e dopo una quindicina d’anni si sostanzia di circa quaranta persone.
Nascono diverse piccole comuni indipendenti, in rapporto di mutuo appoggio e si utilizzano pannelli solari per produrre un minimo di energia elettrica.
Si riescono faticosamente ad ottenere periodici contratti d’affitto, concessioni annuali e si ricorre alle occupazioni.
Da alcuni anni, tuttavia, la regione Toscana ha messo in vendita gli immobili di cui è proprietaria ed oggi, nel territorio attorno alla chiesa sincretica e paganeggiante, è rimasto un unico nucleo familiare composto da 7 adulti e 10 bambini che ha acquistato, nel 2015, una porzione di 4 ettari di terra adiacente alla loro casa, già acquistata, dalla Curia agli inizi degli anni Ottanta.
L’ipotesi di creare un ecovillaggio a Campanara, dunque, malgrado i presupposti ecologici non manchino (il posto è davvero bello ed incontaminato), è di là da venire e non può prescindere, data la situazione, da un equilibrato dialogo con le istituzioni.

 

Articolo relato

Aggiornamenti dall’ecovillaggio di Campanara

 

Via Campanara 1
55035 Palazzolo sul Senio (FI)
Tel. 335 7104642
Email: silviablue56@yahoo.it
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Per approfondire il fenomeno comunitario

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

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