Villaggio Hare Krishna

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 Circa tredici anni fa l’ISKON, il movimento per la coscienza di Krishna, acquistò una vecchia fattoria nei pressi di Nepi, grossomodo a metà strada tra Roma e Viterbo e poco distante da Calcata.
Ne ricavarono uno splendido tempio.
Qualche anno dopo, membri del movimento acquistarono alcuni lotti di terreno della proprietà. Costituirono una cooperativa agricola ed iniziarono ad edificare.
Sorsero così cinque casette a due piani e nacque il Villaggio Hare Krishna.
Le case sono disposte a ferro di cavallo ed ospitano cinque famiglie.
Altre tre abitano una casa poco distante.
Ai margini del villaggio sono stati ricavati un piccolo campo di calcetto ed un mini-parco-giochi per i bambini.
Nel tempio vivono tre brahmacarya, “monaci” (il termine sanscrito indica la virtù di colui che è solo proteso al divino, senza disperdere l’energia sessuale).
Nella proprietà viene coltivato grano biologico ed un bio-orto.
Chiunque volesse visitare il tempio ed il villaggio è ben accetto. Deve attenersi, ovviamente, almeno nel corso della visita, ad alcune regole: non fumare, non bere alcoolici, non mangiare cibi carnei.
Suggerisco anche di avere un linguaggio consono e di non schiamazzare.
Loro sono persone molto accoglienti.

Fattoria Hare Krishna Gauramandala, Via Mazzanese km 0,700 (Nepi -VT-).
Tel. 0761527251-0761527038.

La sede italiana dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (ISKON) ha sede in una comunità rurale a S. Casciano Val di Pesa (Firenze).
Chiunque volesse contattarla può telefonare allo 055820054 o scrivere a rkcfi@radiokrishna.com
Per chi volesse trovare gli Hare Krishna a Roma, infine, segnalo un posto particolarmente accogliente: la Bibliothé (vegetarian ayurvedic tea room).
Si possono gustare ottimi tè speziati e torte golosissime.
Si possono inoltre consultare diversi classici della cultura indiana tradizionale.

Bibliothé: Via Celsa, 4/5 (p.zza del Gesù), 00186 Roma.
Tel. 066781427.
E Mail bhagavatlibrary@yahoo.it

Di seguito un servizio su un villaggio hare krishna. Non quello presentato, di un altro in provincia di Bergamo. Riteniamo che meriti, comunque, di essere segnalato.

 

Per approfondire

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

Leggine l’introduzione

 

Prezzo di copertina: 16.5 euro

 

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