Torri Superiore

Posted in Comunità intenzionali ed ecovillaggi

11143682_857685814267659_8806861536816752787_n

 

Torri Superiore ― la frazione più alta del comune di Torri — è un piccolo borgo, coeso ed arroccato, a pochi chilometri da Ventimiglia. Rimasto a lungo in stato di totale abbandono (ad eccezione di una famiglia che ne abitava e ne abita tuttora una casa) viene fatto oggetto, negli anni ’80, di un’iniziativa di recupero.
Una donna originaria di Torri ne acquista, assieme al compagno, una buona porzione. Si innesta presto un processo di contagio che induce anche altre persone a coinvolgersi nel progetto.
In breve viene fondata un’associazione (Associazione Culturale Torri Superiore), con l’obiettivo di ripristinare, a scopo abitativo, i vecchi alloggi.
Come spesso accade ci saranno, nel tempo, molti avvicendamenti e sostituzioni ed oggi, dei soci fondatori, sono rimasti in pochi.
Anno dopo anno le case di Torri Superiore vengono quasi tutte acquistate e divise tra i singoli soci e l’associazione.
Se ne ricavano appartamenti privati e locali comuni.
Al momento vivono stabilmente nel borgo ― quasi totalmente ristrutturato — 15 adulti (italiani e tedeschi) e 5 bambini, cui si affiancano altri 15-20 soci che lo abitano più o meno saltuariamente.
L’ecovillaggio, che offre corsi residenziali (yoga, permacultura e ceramica i più gettonati) ed ospitalità in una foresteria, promuovendo i principi del turismo sostenibile, dà qualche opportunità di lavoro ai propri membri, la maggior parte dei quali, tuttavia, mantiene impieghi autonomi in agricoltura ed artigianato.
L’attività recettiva viene gestita da una cooperativa in cui lavorano sei soci, di cui 5 residenti in pianta stabile nell’ecovillaggio.
Fino al 2004 Torri Superiore ospitava il Regional Office europeo del GEN (che cambia sede ogni tre anni) che dava lavoro a tempo pieno a tre residenti.
L’associazione si gestisce a livello assembleare con una maggioranza qualificata, almeno del 70% ma quasi sempre si ottiene l’unanimità mentre il gruppo residente si gestisce con il metodo del consenso.
L’economia interna è di tipo misto; ciascuno è padrone del proprio reddito, fatta salva una quota che viene versata in una “cassa-alimenti”. «Torri Superiore e l’ecovillaggio sono una cosa sola», mi dice Lucilla, una delle fondatrici, «l’ecovillaggio comprende tutti i membri residenti e non residenti ed anche gli ospiti della struttura ricettiva sono invitati a seguirne i principi. Sin dall’inizio, l’idea di restaurare il villaggio si è fondata su principi ecologici e la partecipazione alla Rete Globale degli Ecovillaggi GEN (oltre che del RIVE) e al movimento della Permacultura ha aiutato il gruppo a focalizzare e realizzare molti obiettivi pratici.

Nelle opere di restauro si usa pietra naturale locale, calce (per gli intonaci e le pitture murali) e materiali isolanti naturali. Tutti i serramenti sono in legno sostenibile, verniciati con smalti ecologici. L’acqua calda viene prodotta con pannelli solari e vi sono impianti di riscaldamento a bassa temperatura sia nella struttura ricettiva sia in alcune case private (in cui comunque non si superano mai i 18°C). L’energia elettrica viene fornita da una ditta privata ed è prodotta interamente da fonti rinnovabili. Sono inoltre in funzione alcuni modelli di compost toilet (uno interno ed uno esterno).
Alcuni orti e frutteti, ispirati ai principi della permacultura, forniscono sia alla comunità sia agli ospiti verdura e frutta fresca ed altre coltivazioni sono in via di realizzazione. Molti alimenti base sono prodotti in casa: pane, pasta fresca, olio d’oliva e marmellata. Il cibo acquistato è in gran parte biologico, di provenienza locale o, almeno, nazionale. Non si usano alimenti congelati, geneticamente modificati, precotti, basi pronte e in inverno è in funzione il grande forno a legna per pane e pizze.
Tutti gli scarti di cibo vengono usati per nutrire gli animali o sono compostati; tutti i rifiuti seguono la raccolta differenziata e tutto il possibile viene riciclato e riutilizzato».
In conclusione, merita segnalare che l’Associazione Culturale Torri Superiore ha organizzato, fino al 2008, campi di volontariato internazionale, in particolare con lo SCI e Legambiente.

 

Ecovillaggio di Torri Superiore
Via Torri Superiore 5, 18039 Ventimiglia (Imperia)
Tel 0184.215504. Fax 0184.215914
E-mail info@torri-superiore.org
Sito internet www.torri-superiore.org
Pagina Facebook
 
 

Per approfondire il fenomeno comunitario

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

Leggine l’introduzione

 

Prezzo di copertina: 16.5 euro

 

Per la versione e-book, cliccare qui!